La cellulite: cos’è, cause, rimedi e nuovi studi

La cellulite: cos’è, cause, rimedi e nuovi studi

| Scritto da Ilaria Zanfranceschi

La cellulite è un problema comune della pelle che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Sebbene non sia considerata una condizione medica grave, può influire notevolmente sull'autostima e sul benessere delle persone che ne soffrono.

In questo articolo, esploreremo cos'è esattamente la cellulite, cosa la causa e quali sono le opzioni di trattamento disponibili.

 
 
 
 
 
 
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Cos'è la cellulite?

La cellulite, conosciuta anche come Pannicolopatia- Edemato-Fibrosclerotica (PEFS), non è semplicemente un inestetismo, ma una vera e propria patologia del derma. Colpisce principalmente il tessuto adiposo sottocutaneo, causando irregolarità e nodularità che conferiscono alla pelle un aspetto a "buccia d'arancia". Questa condizione, degenerativa ma non grave, colpisce circa il 98% delle donne, mentre gli uomini ne sono meno soggetti.

Sebbene ad oggi le cause che determinano la comparsa della cellulite siano ancora oggetto di studio, si può affermare però che i fattori che ne facilitano la comparsa sono di diversa natura e alcuni di questi sono legati allo stile di vita e possono quindi rappresentare fattori secondari predisponenti alla patologia.

Tra i fattori che possono peggiorare il quadro clinico della cellulite possiamo elencare: 

  • Abuso di fumo e alcool;
  • Alimentazione scorretta;
  • Sedentarietà;
  • Stress;
  • Fattori ormonali;
  • Fattori legati alla circolazione linfatica;
  • Indossare indumenti troppo stretti e/o tacchi troppo alti.

I quattro stadi della cellulite

Ad oggi, la cellulite segue una classificazione a seconda della sua gravità e si riconoscono diversi stadi. Ecco una panoramica dei quattro stadi:

  • Cellulite di Grado 1, nota anche come cellulite edematosa: caratterizzata da leggere irregolarità cutanee, con una pelle che appare leggermente rugosa o con piccoli buchi visibili solo sotto compressione.
  • Cellulite di Grado 2, detta anche cellulite fibrosa: qui i noduli sottocutanei diventano più evidenti, accompagnati da un aspetto a "buccia d'arancia" quando si comprime la zona interessata.
  • Cellulite di Grado 3, o cellulite sclerotica molle: il tessuto connettivo può essere più rigido rispetto alla fase fibrosa, ma la pelle può apparire meno irregolare rispetto alla cellulite sclerotica avanzata.
  • Cellulite di Grado 4, il grado più avanzato: con noduli più grandi, sporgenti e profondi. L'aspetto a "buccia d'arancia" è visibile anche a riposo, accompagnato da dolore e disagio.

Tuttavia, secondo ultimi studi, questa classificazione è stata smentita: la cellulite non può essere stadiata, poiché un'ispezione del tessuto cellulitico rivela la presenza di tutti gli stadi della cellulite, suggerendo una condizione più complessa e multifattoriale di quanto originariamente ipotizzato. Ma scopriamo nel dettaglio il perché.

Le cause della cellulite

Sesso, ereditarietà, etnia, peso, età, assetto ormonale, sembrano essere tutti elementi coinvolti in questa problematica, problematica a lungo considerata appunto una condizione fisiologica normale della donna. Recenti ricerche hanno portato però importanti evidenze che potrebbero ribaltare completamente questa concezione.

Cause e Fattori di Rischio

Sebbene le cause precise della cellulite come già anticipato sopra non siano ancora del tutto chiare, diversi fattori sembrano contribuire alla sua comparsa e progressione. Tra questi, si evidenziano:

  • Disposizione delle Cellule Adipose: È stato a lungo ipotizzato che la diversa disposizione dei setti fibrosi tra uomini e donne potesse spiegare perché la cellulite interessi principalmente il sesso femminile. Tuttavia, ricerche recenti hanno smentito questa teoria, evidenziando che la disposizione dei setti non è così differente come precedentemente ipotizzato.
  • Stress Ossidativo e Infiammazione: Uno degli elementi chiave nell'eziologia della cellulite sembra essere lo stress ossidativo, che può essere causato da vari fattori come il fumo, l'alcol, una dieta sbilanciata ricca di grassi e zuccheri, una vita frenetica e lo scarso riposo. Questo stress può portare a un aumento dell'infiammazione nel tessuto adiposo sottocutaneo, contribuendo al deterioramento del tessuto connettivo e alla formazione della cellulite.
  • Disfunzioni Ormonali: Gli ormoni, in particolare gli estrogeni, sembrano svolgere un ruolo significativo nello sviluppo della cellulite. Le cellule staminali sensibili agli ormoni femminili, chiamate "Muse", potrebbero essere coinvolte nell'innesco dei processi che portano alla formazione della cellulite.
  • Componente Genetica ed Ereditaria: Sebbene la predisposizione genetica non sia l'unica causa della cellulite, può giocare un ruolo significativo nella sua comparsa. Tuttavia, è importante sottolineare che la cellulite non è una condizione inevitabile per tutte le persone con una predisposizione genetica.
  • Stile di Vita e Abitudini: Alcuni comportamenti, come una dieta ricca di zuccheri e sale, uno scarso livello di idratazione, l'abbigliamento stretto e l'assenza di attività fisica regolare, possono contribuire alla comparsa e al peggioramento della cellulite.

Le ricerche più recenti sulla cellulite

Un gruppo di ricerca italiano ha recentemente portato alla luce importanti evidenze sulla cellulite, smentendo alcune teorie precedentemente accettate. Utilizzando tecnologie avanzate e strumenti diagnostici più precisi, gli scienziati hanno identificato la presenza di cellule adipose nel derma, una sorprendente scoperta che potrebbe rivoluzionare la nostra comprensione della cellulite.

Per anni si è creduto ci fosse una differenza sostanziale a livello proprio dell’architettura del tessuto adiposo sottocutaneo di uomo e donna.

Negli anni 70 grazie alla risonanza magnetica nucleare si è visto che gli adipociti, ovvero le cellule del tessuto adiposo, si dispongono in grappoli sotto forma di lobuli circondati da setti fibrosi.

Secondo uno studio degli anni 70, nei soggetti femminili questi setti erano orientati perpendicolarmente alla superficie cutanea.

Questa disposizione comporta che, quando gli adipociti aumentano di volume e numero, i lobuli si ingrossano e, poiché i setti fibrosi impediscono l'espansione laterale dei lobuli, si verifichi un'accentuazione del rilievo cutaneo, manifestando il caratteristico aspetto a "buccia d'arancia".

Ma perché questo non accade negli uomini? Secondo lo studio di Nürnberger e Müller “So-Called Cellulite: An Invented Disease”, nei soggetti maschili i setti sono disposti in modo diverso, formando una struttura a X. Questa disposizione fa sì che, in caso di ingrossamento dei lobuli, non si manifesti l'aspetto a "buccia d'arancia" sulla superficie cutanea.

Recenti studi condotti in Italia, utilizzando tecnologie avanzate sette volte più potenti rispetto a quelle disponibili negli anni '70, hanno smentito la teoria tradizionale riguardante la disposizione dei setti fibrosi nella cellulite. Questi studi hanno rivelato che, sebbene ci siano differenze nel tessuto sottocutaneo tra uomini e donne, la teoria dei setti paralleli nelle donne e a forma di X negli uomini non è corretta.

Inoltre, è emerso che nelle donne affette da cellulite si riscontra la presenza di cellule adipose nel derma, anziché solo nel sottocute come comunemente ritenuto. Queste cellule adipose nel derma sono spesso situate vicino alle ghiandole e possono essere coinvolte in un'unità funzionale che contribuisce allo sviluppo della cellulite.

Dunque, lo studio ha indicato una possibile spiegazione per l'innesco della cellulite, identificando fattori come le ghiandole sudoripare, gli adipociti, i fibroblasti, le cellule staminali chiamate "Muse" e gli esosomi come attori chiave. Senza dimenticare lo stress ossidativo, causato dall'eccessiva produzione di radicali liberi.

Questi composti sono sottoprodotti delle normali reazioni biochimiche che avvengono costantemente nel corpo umano. Tuttavia, quando prodotti in eccesso, i radicali liberi possono danneggiare le membrane cellulari, le proteine e persino il DNA, creando uno squilibrio nel sistema di difesa naturale dell'organismo. Questo può causare danni cellulari, compromettendo la produzione di sostanze vitali come il collagene e l'elastina, fondamentali per una pelle sana e giovane.

Sebbene ci sia ancora molto da studiare, questo rappresenta un passo avanti nel comprendere i meccanismi che portano alla cellulite e ai suoi effetti sul tessuto cutaneo.

In sintesi, sebbene la cellulite sia una condizione complessa e multifattoriale, le ricerche più recenti stanno gettando nuova luce sulla sua eziologia e potenziali trattamenti. È fondamentale continuare a studiare questa patologia per fornire alle persone affette soluzioni sempre più efficaci e mirate.

Che differenza c'è invece tra cellulite e ritenzione idrica?

La differenza tra cellulite e ritenzione idrica risiede nella loro natura e manifestazione fisica.
La cellulite è una condizione cutanea caratterizzata da irregolarità, buchi e noduli sulla pelle, causati da un'alterata distribuzione del grasso sottocutaneo e tessuti connettivi tesi, che spesso conferiscono un aspetto a "buccia d'arancia".
Al contrario, la ritenzione idrica si verifica a causa dell'accumulo eccessivo di liquidi nei tessuti, senza le irregolarità cutanee tipiche della cellulite.

Nel caso della cellulite, la condizione può essere accompagnata da una scarsa ossigenazione e nutrimento dei tessuti, contribuendo al ristagno di liquidi e tossine nei tessuti. Questo può causare un ciclo di accumulo di liquidi e peggiorare ulteriormente la situazione.

D'altra parte, la ritenzione idrica può verificarsi anche senza la presenza di cellulite, in cui un disturbo circolatorio porta al ristagno di liquidi, ma senza le irregolarità cutanee caratteristiche della cellulite.

In alcuni casi, cellulite e ritenzione idrica possono essere fenomeni distinti, mentre in altri possono essere strettamente correlati, con entrambi i disturbi che si influenzano reciprocamente. Pertanto, è importante valutare attentamente ogni situazione individualmente per determinare se si tratta di cellulite, ritenzione idrica o entrambi i disturbi contemporaneamente.

Rimedi e cure per la cellulite

Essendo la cellulite una condizione multifattoriale, il suo trattamento richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diverse figure professionali. È importante la presenza del medico per escludere eventuali patologie sottostanti e per i trattamenti medici specifici, mentre un'estetista esperta può fornire trattamenti estetici appropriati. Il nutrizionista può invece aiutare a stabilire una dieta equilibrata e il personal trainer può creare programmi di allenamento adatti.

  • Attività fisica

    Per affrontare gli inestetismi della cellulite, anche l'attività fisica è molto importante.

    Questa non dovrà comprendere un solo tipo di allenamento, ma ripartirsi opportunamente tra:

    • Esercizio di tipo aerobico
    • Esercizio di tipo anaerobico di potenziamento.

    Potenziare e tonificare i muscoli allenandoli favorirà incrementi di massa magra e un miglioramento del ritorno venoso.
    Oltre all'allenamento in sala pesi, è consigliabile anche una sessione di attività aerobica di intensità bassa o moderata, per aumentare il dispendio calorico e favorire così il dimagrimento. È importante, tuttavia, non trascurare un aspetto: troppa attività fisica può aumentare lo stress ossidativo, quindi è consigliabile allenarsi senza esagerare.

  • Dieta e stile di vita

    Una dieta equilibrata, ricca di fibre, acqua e nutrienti essenziali, unita a uno stile di vita attivo, può contribuire significativamente al controllo della cellulite. Evitare cibi ad alto contenuto di grassi, junk food e l'assunzione eccessiva di alcolici è fondamentale. È importante anche mantenere un buon equilibrio idrico e prestare attenzione all'apporto di acqua giornaliero. Adottare un corretto stile di vita, con un riposo sufficiente e la riduzione dello stress, può migliorare i risultati complessivi nella gestione della cellulite

  • Trattamenti “anti-cellulite”

    Non esiste una terapia migliore in assoluto, ma il trattamento più indicato per quel paziente. Qualunque sia il trattamento utilizzato, fondamentale è che apporti ossigeno nel tessuto trattato. Tra i trattamenti non chirurgici e non invasivi il massaggio è la pratica leader, unita a fanghi termali e bendaggi salini, ma molto efficaci si rivelano anche la carbossiterapia, le onde d’urto e i massaggi eseguiti conIASTM (Instrument Assisted Soft Tissue Mobilization).

Che differenza c'è invece tra cellulite e ritenzione idrica?

È importante comprendere che eliminare completamente la cellulite, nel senso di ripristinare il tessuto a uno stato pre-cellulitico, attualmente non è possibile.

Tuttavia, esistono trattamenti cosmetici che possono contribuire alla gestione della cellulite, aiutando a contrastare gli accumuli di adipe sottocutaneo e favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso, oltre che a migliorare l'aspetto della cute, renderla più liscia e nutrirla in superficie. Questi prodotti agiscono su diversi fronti:

  • Azione Antiedemigena: Alcuni ingredienti come estratti di ippocastano, edera e centella asiatica hanno un'azione antiedemigena, riducendo il gonfiore e l'accumulo di liquidi. Questi ingredienti possono anche avere proprietà antinfiammatorie.
  • Azione Lipolitica: La caffeina e l'estratto di Fucus Vesiculosus sono noti per la loro azione lipolitica, cioè la capacità di favorire la scomposizione dei grassi.
  • Attività Proteolitica: Alcuni ingredienti come la bromelina e la papaina hanno un'azione proteolitica, contribuendo alla rottura delle proteine e all'eliminazione delle cellule adipose.
  • Azione Antiossidante: Gli ingredienti con attività antiossidante aiutano a contrastare lo stress ossidativo, riducendo i danni cellulari causati dai radicali liberi.
  • Azione Idratante: L'idratazione è fondamentale per mantenere la salute della pelle e prevenire l'infiammazione. Gli ingredienti idratanti presenti nei cosmetici anticellulite contribuiscono a mantenere la pelle elastica e ben idratata. 

Ruolo dei Cosmetici

È importante comprendere che eliminare completamente la cellulite, nel senso di ripristinare il tessuto a uno stato pre-cellulitico, attualmente non è possibile.

Tuttavia, esistono trattamenti cosmetici che possono contribuire alla gestione della cellulite, aiutando a contrastare gli accumuli di adipe sottocutaneo e favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso, oltre che a migliorare l'aspetto della cute, renderla più liscia e nutrirla in superficie. Questi prodotti agiscono su diversi fronti:

  • Azione Antiedemigena: Alcuni ingredienti come estratti di ippocastano, edera e centella asiatica hanno un'azione antiedemigena, riducendo il gonfiore e l'accumulo di liquidi. Questi ingredienti possono anche avere proprietà antinfiammatorie.
  • Azione Lipolitica: La caffeina e l'estratto di Fucus Vesiculosus sono noti per la loro azione lipolitica, cioè la capacità di favorire la scomposizione dei grassi.
  • Attività Proteolitica: Alcuni ingredienti come la bromelina e la papaina hanno un'azione proteolitica, contribuendo alla rottura delle proteine e all'eliminazione delle cellule adipose.
  • Azione Antiossidante: Gli ingredienti con attività antiossidante aiutano a contrastare lo stress ossidativo, riducendo i danni cellulari causati dai radicali liberi.
  • Azione Idratante: L'idratazione è fondamentale per mantenere la salute della pelle e prevenire l'infiammazione. Gli ingredienti idratanti presenti nei cosmetici anticellulite contribuiscono a mantenere la pelle elastica e ben idratata. 

Conclusione

È importante sottolineare che i cosmetici per la cellulite possono aiutare a gestire il problema, ma non possono eliminarlo completamente. Essi agiscono principalmente migliorando l'aspetto della pelle, riducendo il gonfiore e promuovendo la circolazione sanguigna. Combinati con una dieta sana, esercizio fisico regolare e altre pratiche di gestione dello stress, i cosmetici possono contribuire a un approccio completo nella gestione della cellulite.

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